i.
“Dal caffè Flore…”. 
Dove ho scritto le poesie migliori: la mia camera a Oxford, 
il caffè sotto i portici di Cremona, il caffè Italia a Desenzano, 
la mia camera
a Mosca, il Fat Cat e il Dizzy’s Club. 
Fate silenzio che sto lavorando. 
ii.
Ci sono molti modi di scrivere e il mio è il più cretino.
iii.
Nora nella testa di Torvald.
Else l’eteronimo ha l’acqua nel cervello, annaffio.
Trentasei anni di “scossoni incessanti”. 
È terribile non poterli costringere ad amarmi.
iv.
“Anche le tombe muoiono”, è vero? 
v.
Resta inerte. Torci i rami.
Riporta al centro.
Delicatezza clinica
il chiarore dietro le cose.
Una lucertola parla in proverbi
a intere nazioni d’insetti/ di vermi.

