giovedì, dicembre 15, 2011

Da una corrispondenza privata.


(Da terra il rumore del treno, le cicale. Motivi di smania; 
il mare non è amico dell’uomo ma complice della sua inquietudine
e questo lo affermava Conrad.)

          Il giovedì sera minuscoli insetti trasparenti 
mangiano i libri. Il porto è silenzioso, solo zanzare,
“il giorno finiva in una serenità di calmo e squisito splendore” .
          Il mattino seguente le farfalle venivano a spegnersi 
sulla mia barca, Ptit Punch nella caraffa.
Allora consideravamo la paura, mi tranquillizzava il pensiero
di ingravidarmi e crescere nel ventre, nel petto, sul viso, la morte, 
la malattia che mi somiglia e che impiega anni a risalire gli zigomi.
          Très légère brize, bave di vento, si vedevano 
solo con il fumo; sciogliere le vele è guadagnarmi un’isola, 
cara Dora, come se il resto del mondo 
stesse vivendo in un’altra lingua. 

[inconcluso]

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